Def: Istituto Friedman, su flat tax governo confuso

(ANSA) – ROMA, 10 APR – “A chiusura del Consiglio dei
Ministri, le dichiarazioni di Salvini, Di Maio e del Presidente
del Consiglio Conte, sono discordanti tra loro a tal punto che e’
difficile comprendere quale sia la linea economica del Governo,
in particolare per quanto concerne la Flat Tax”. Cosi Alessandro
BERTOLDI, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman in
merito al Def.
“Dopo il Cdm, e’ infatti stata diramata una nuova bozza sulla
Riforma del sistema fiscale italiano direzionata verso la flat
tax, la quale specifica che il Governo intende continuare, per
il prossimo anno, il processo di riforma delle imposte sui
redditi e di generale semplificazione del sistema fiscale per
non gravare sui ceti medi, facendo sparire, rispetto alla bozza
precedente, il riferimento alle due aliquote del 15 e del 20 per
cento e senza aumenti dell’Iva. Il Governo deve partire dalla
proposta del padre dell’economia ed ideatore, gia’ nel 1956,
della Flat Tax, Milton Friedman, Premio Nobel dal quale il
nostro Istituto prende il nome, da noi riproposta prima delle
elezioni politiche del 4 marzo, ‘Tra riforma del fisco e Flat
Tax: prospettive di applicazione in Italia’, che oggi vogliamo
ripresentare, al fine di rifornire al Governo un spunto per fare
chiarezza sul tema e a contribuire a una risoluzione della crisi
economica negli interessi dello sviluppo, delle imprese e di
tutti gli Italiani. Il testo permette di rivoluzionare l’attuale
sistema economico per renderlo il piu’ trasparente possibile
prelevando dai cittadini una giusta e proporzionale quota di
ricchezza, prelevata ad oggi dalla classe media, da destinare ad
investimenti in servizi per la collettivita’, in modo da
bilanciare le differenze economiche della societa’, accompagnata
da una no tax area e con la contestuale eliminazione degli
sgravi fiscali”.(ANSA).

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