INVIDIA SOCIALE: DAL POLITICALLY CORRECT ALL’ECONOMIC STUPIDITY

Leggo sempre più spesso di orde di indignati che, autoinvestitisi da cavalieri del politically correct, in questo tragico momento stigmatizzano il comportamento di benestanti che spendono i loro soldi in beni di lusso.
Si capisce ed è evidenza palese che il momento è molto difficile, ma è anche evidente che la pandemia non ha ridotto la massa di denaro esistente, anzi, al contrario, molti Stati per far fronte alla crisi hanno deciso di stampare e gettare nel mercato importanti quantità di nuove banconote. É anche vero che il fenomeno pandemico ha accentuato la concentrazione, piuttosto che la diffusione, del denaro in un numero più ristretto di individui e questo è un vero problema. Nonostante questo non riesco a capire l’indignazione, e talvolta l’odio, che viene rivolto verso chi si  può permettere di spendere i suoi soldi in beni di lusso. Infatti ritengo che queste spese siano fondamentali e per il bene di tutti, e ne spiego ora il motivo. Di buon diritto si può pensare che chi sta facendo quel tipo di spesa nella sua testa abbia solo questo dubbio che sintetizzo cosí: “compro questo bene di lusso o mi tengo i soldi per il futuro?”, infatti possiamo quindi escludere a buona ragione che il dubbio possa essere: “compro questo bene di lusso o do l’equivalente ai poveri?”.
Ora chiedo a quegli indignati leoni da tastiera, che alla prima occasione tra l’altro postano tavole imbandite e gite fuori porta fregandosene di coloro che non possono permettersele: è meglio che quei soldi dormano nelle tasche dei benestanti o che servano a pagare stipendi e servizi ai lavoratori del settore lusso? Lavoratori che a loro volta useranno quei soldi per comperare altri beni e servizi e cosí via rimettendo in circolo denaro importante che altrimenti rimarrebbe sempre più concentrato in poche mani.
Si evidenzia cosí che quello che sembrava un atteggiamento politically correct di fatto é solo economic stupidity. Spero che questo semplice ragionamento abbia fatto cambiare idea a coloro che ignoravano queste dinamiche, non posso invece sperare che abbiano cambiato idea coloro che evidentemente sono solo mossi dall’umanissima invidia, ma allora chiamiamoli correttamente col loro nome, invidiosi e non indignati.

On. Edouard Ballaman

Immagine da www.ilsalice.liceovalsalice.it, tutti i diritti riservati.

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