L’ECONOMIA POST COVID, I RISCHI

MxV=PxQ

IL PERIODO PRE COVID
Risulta intuitivo anche per un non-economista che la quantitá dei beni e servizi venduti (Q) moltiplicata per i prezzi di vendita (P) é uguale alla moneta circolante(M) per la velocità di circolazione (V).
Infatti se Aldo con un euro compera un gelato da Bruno, Bruno usa quell’euro per comperare un asciugamano da Carlo e Carlo sempre con lo stesso euro compera una birra da Davide, allora avremo che: Q beni venduti saranno 3; P prezzo sarà 1; M moneta sarà 1; e V velocità di circolazione sarà 3;
Quindi QxP=MxV cioè 3×1=1×3.
Quindi la somma di tutte le cose vendute per il loro prezzo è uguale alla moneta per la sua velocitá.
Fu proprio Irving Fisher economista monetarista, come Milton Friedman, a far emergere nei primi anni del ‘900 questa veritá.
Alla luce di ciò diventa molto interessante vedere cosa succede in una situazione particolare come quella che viviamo col covid e soprattutto cosa accadrá nel postcovid.


Cosa sta accadendo? IL PERIODO COVID
Prendiamo in esame le varie componenti:
Q per un migliore approccio dovrebbe essere diviso in Q1 e Q2
Q1 per beni e servizi di consumo indispensabili (alimentari, carburanti etc.) come dice la parola, anche in fase covid, il consumo di questi beni é rimasto sostanzialmente stabile.
Q2 per beni e servizi voluttuari (turismo, ristoranti etc.), su questi vi é stata una pesantissima caduta dei consumi, in parte dovuta ai divieti legislativi ed in parte alla paura per il futuro che ha spesso fatto rinviare a tempi migliori le spese non indispensabili.
P i prezzi sono rimasti stabili: perché, in un periodo di crisi, aumentare i prezzi significa deprimere ancora di piú i consumi ed abbassare i prezzi comunque non porta ad un incremento delle vendite.
M la moneta circolante è drasticamente aumentata. Le richieste dei governi di finanziare un’economia in crisi hanno fatto sí che siano stati emessi dalle banche centrali enormi quantitativi di nuove banconote.
V la velocitá di circolazione del denaro non é facile da calcolarsi, ma grazie a Fisher possiamo capire come si è mossa.
Infatti se QxP=MxV sappiamo che V = PxQ/M, ma essendo P fisso, Q diminuito e M aumentato: V sará diminuito moltissimo sia per compensare la maggior massa monetaria sia per compensare le minori quantitá vendute.
Infatti spesso le persone, come vedevamo nell’analizzare Q2, non hanno potuto spendere per le nuove norme anticovid e spesso, pur potendolo fare, hanno, per prudenza, rinviato al futuro le loro spese, incrementando i risparmi e rallentando moltissimo la circolazione.
In questo periodo covid quindi le enormi nuove quantitá di denaro non hanno prodotto inflazione (aumento dei prezzi) solo perché la velocitá di circolazione é diminuita ancora di più di quanto é aumentata la massa monetaria.
Semplifichiamo coi numeri l’esempio preso in precedenza: QxP=MxV cioè 3×1=1×3
Se Q diminuisce a 2, P rimane costante a 1 ed M cresce a 1,2: di conseguenza V passerá da 3 a 1,667, quasi dimezzandosi, infatti 2×1=1,2×1,667

Cosa accadrá? IL PERIODO POST COVID
Vediamo ora cosa accadrá ai nostri 4 elementi nel perodo post covid:
V la velocitá di circolazione della moneta tenderá a tornare a livelli vicini a quelli precovid, quindi dopo il pauroso rallentamento del periodo covid, vi sará un altrettanto repentino e forte incremento compensativo.
Q1 (beni indispensabili) e Q2 (beni voluttuari) tenderanno a ritornare ai livelli precovid quindi con un incremento discreto dei primi e molto forte dei secondi.
M al molto rilevante quantitativo di denaro emesso nel perodo covid, i governi aggiungeranno nuove emissioni anche se di minor entitá rispetto al periodo precedente.


Con queste premesse cosa accadrá ai prezzi?
Intuitivamente capiamo che i prezzi (P) aumenteranno, ma in che misura ce lo dice Fisher.
Se MxV=QxP possiamo dire che M/P=Q/V
Ma Q/V del periodo precovid e del periodo postcovid saranno pressoché uguali, mentre M è grandemente incrementato nel periodo covid e crescerá anche nel periodo post covid, anche se in minor misura.
Tutto ció fará sí che P, che nel periodo covid é rimasto fermo, dovrá incrementare moltissimo per compensare tutti gli incrementi di M, poiché Q/V rimane costante nei periodi pre e post covid.
Semplifichiamo coi numeri l’esempio preso in precedenza: QxP=MxV cioè 2×1=1,2×1,667
Se Q ritorna a 3, V ritorna a 3 ed M cresce da 1,2 a 1,3: di conseguenza P passerá da 1 a 1,3
3×1,3=1,3×3


L’aumento possente dei prezzi (30% nell’esempio appena fatto), ovvero l’inflazione, dovrá compensare in un breve periodo tutte le emissioni di denaro del periodo covid e post covid, tutto ciò porterá anche ad una crescita di tutti i tassi di interesse e si aprirá così una nuova fase economica con una ricerca spasmodica di ribassare alti tassi di inflazione.


A dimostrazione che i keynesiani, fautori dell’interventismo governativo nell’immettere nuove masse monetarie senza una pianificazione strategica di lungo periodo, nel tentativo di risolvere un problema nel breve periodo a favore della detestazione e del libero mercato, ci creeranno un problema ancora piú grande nel lungo periodo, ma in fondo questo lo sapevamo giá ed ora possiamo equipaggiarci per affrontare il futuro.


On. Edouard Ballaman

Membro del Comitato scientifico

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