Liberi di scegliere a Rovigo: “Lotta all’illegalità e al Proibizionismo

Ufficio Stampa

Si è svolto questo pomeriggio il convegno “Liberi di scegliere” a Rovigo. Il convegno organizzato dal nostro Istituto e presieduto da Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto ha trattato il problema dell’illegalità derivante dal Proibizionismo dilagante nel settore del gioco. 

Secondo Bertoldi: “Il giocatore d’azzardo gioca indipendentemente della presenza di una offerta legale o meno. Ce lo dimostrano i fatti che vediamo nei territori che hanno già proibito la presenza delle slot machine tramite limiti orari e distanziometri e dove sono comparsi gli apparecchi totem per il gioco online completamente illegali. Bisogna fare di più sul fronte della prevenzione e dell’informazione, oltre alla necessità di avviare un lavoro per creare una maggior cultura del fenomeno”.

Presente anche il sottosegretario all’Economia dott. Pierpaolo Baretta che ha fissato due importanti obiettivi per il mondo del gioco: “Prima di tutto combattere illegalità e proibizionismo. Proibendo si nega il principio di normalità. Dobbiamo combattere gli eccessi per evitare la dipendenza. Dobbiamo, quindi, accrescere la professionalità e la formazione di chi gestisce il gioco, soprattutto gli operatori che sono a contatto con il pubblico. La formazione è fondamentale. Secondo: la qualità dei punti gioco e dell’offerta. Per gli apparecchi abbiamo pensato al controllo da remoto per evitare possibili manomissioni. Questo non significa cambiare la natura delle macchine. Abbiamo consigliato l’allungamento dei tempi di giocata per ridurre il rischio di compulsività. Dobbiamo usare la tecnologia per controllare maggiormente i giochi.”

Importante intervento anche dell’Avv. Geronimo Cardia che sui distanziometri ha dichiarato: “Sulle distanze abbiamo fatto uno studio nel quale abbiamo analizzato 60 distanziometri adottati in Italia e applicandoli abbiamo cercato i punti dove poter avviare le attività di gioco. Dalla nostra mappatura non abbiamo riscontrato l’effetto a leopardo ma quello a pantera: nei fatti, era possibile aprire solo in luoghi non adatti all’attività. Siamo oltre il 99% del territorio vietato al gioco nei luoghi dove sono stati adottati distanziometri.”

Da ultimo è intervenuto anche il Sindaco di Rovigo Massimo Bergamin che ha rivolto la propria attenzione alla tutela dei giocatori compulsivi.

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