Libia, istituto Friedman: Italia non rinnovi memorandum

“L’Italia ancora una volta sta dalla parte sbagliata della storia. Ho espresso la nostra solidarietà al Governo dello Stato libico, vicino al Generale Haftar, lasciato solo dalla Comunità internazionale in Libia a gestire la crisi migratoria e a combattere i terroristi islamici. Tutto questo è inaccettabile, tanto più che il Governo di Tripoli gestisce dal suo lato la crisi immigratoria in campi di accoglienza in cui è certificata la sistematica violazione dei più fondamentali diritti dell’uomo. Tanto più che la corruzione delle guardie di frontiera e della Marina libica è all’ordine del giorno e gli oltre 4.000 mercenari finanziati dalla Turchia, per sostenere Tripoli, provengono anche dalla Siria e hanno fatto in passato parte di organizzazioni terroristiche quali ISIS e Al-Qaeda. Possiamo ancora pensare che un Governo fantoccio della Turchia e del Qatar, quale quello di Tripoli possa tutelare gli interessi italiani in Libia? Siamo sconcertati dalla superficialità con cui il Governo italiano sta gestendo il dossier libico e non possiamo che auspicare che non venga rinnovato il Memorandum d’intesa in scadenza, superato dal tempo e dalle circostanze. Il Parlamento italiano dovrebbe alzare la voce nei confronti del Governo e gridare: mai con i complici dei terroristi, mai con chi non rispetta i diritti umani!” – Così Alessandro BERTOLDI, Direttore dell’Istituto Milton Friedman denuncia la situazione in Libia, in costante contatto con il Ministero degli Esteri libico guidato da Lahweej.

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