Tax Freedom Day, Bertoldi (Ist. Friedman): basta lavorare per finanziare lo stato

“Oggi il nostro Paese festeggia il Tax Freedom Day, ovvero la giornata in cui i cittadini dovrebbero finire di pagare le tasse, nel caso in cui decidessero di anticipare al fisco i soldi ad esso dovuti nel corso dell’anno. Dico “dovrebbe” perché in Italia non abbiamo proprio nulla da festeggiare dal momento che è uno dei paesi in cui si pagano più tasse al mondo. I cittadini non possono essere schiavi dello Stato e lavorare solo per finanziarlo. Il Governo deve abbassare la pressione fiscale, dal momento che, senza libertà, non c’è democrazia e uguaglianza. Il Tax Freedom Day vorremmo festeggiarlo all’inizio dell’anno, dal momento è tanto più spostato in avanti nel calendario, quanto più alta è l’imposizione tributaria. Per l’Italia essa equivale al 42,4% dei redditi da lavoro e arriva al 72% per alcune tipologie d’imprese. Tutto questo è inaccettabile, considerando inoltre che sempre più spesso i servizi che dovrebbe fornire proprio lo Stato ai cittadini sono inefficienti. Chiediamo ancora una volta a questo Governo, di aiutare i lavoratori non attraverso forme di assistenzialismo ma incentivando le imprese ed abbassando ogni forma di tassazione, è l’unica emergenza e priorità vera per il Paese a cui ne conseguono molte altre”. – È quanto dichiara il direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman, Alessandro BERTOLDI.

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