Varazze, Nevola-Villotti: nuovi regolamenti sul gioco non incentivino GAP e proibizionismo

Ufficio stampa

Si è tenuta oggi pomeriggio a Varazze presso la Sala comunale “Fratelli Stellati” la conferenza “GIOCO D’AZZARDO: UNA SFIDA COMPLESSA” organizzata dall’Associazione La Sentinella, durante la quale il presidente de La Sentinella e il direttore dell’Istituto economico Milton Friedman hanno parlato di gioco d’azzardo patologico, delle riforme in corso e del proibizionismo dilagante in Italia, sottolineando gli effetti negativi di alcune politiche locali sul gioco nella zona e in alcune aree del Paese.

Non sempre le politiche locali in materia di gioco, per quanto spinte da grandi ideali, ottengono il risultato desiderato.
È questa la perfetta sintesi espressa dal presidente de La Sentinella, Luigi Nevola, e dal direttore dell’Istituto economico Milton Friedman, Andrea Maria Villotti, che oggi 21 ottobre si trovavano proprio a Varazze (Savona) per parlarne. L’evento arriva proprio nelle settimane in cui la cittadina ligure, come quella di Albenga, si apprestano a redigere nuovi regolamenti in materia.

“Gli orari spezzati di funzionamento degli apparecchi – afferma Luigi Nevola – aumentano l’ansia e la compulsività del giocatore, come è stato anche dimostrato da studi scientifici, a partire da quello dell’Università di Sidney che abbiamo tradotto un anno fa. Quando ci si appresenta a redigere dei regolamenti, servono dunque persone competenti, in grado di studiare misure che creino meno compulsività. Riteniamo per esempio inutile colpire le sale regolari, su cui si deve investire in formazione anche alla luce della riforma Baretta, che crea un solco tra le attività generaliste e quelle dedicate. Serve creare una rete sociale che identifichi e contrasti la compulsività. Va inoltre colpito il gioco illegale e irregolare e a tale proposito la Provincia autonoma di Bolzano è un esempio negativo lampante. L’Alto Adige è il territorio maggiormente proibizionista in materia di gioco in Italia e questo ha portato all’arrivo di infiltrazioni mafiose e alla nostra scoperta di totem”. Concluse Nevola “gli amministratori devono chiedersi: sto facendo del bene se abbandono il giocatore patologico nelle mani della criminalità organizzata, se attraverso delle leggi proibizioniste lo spingo nelle mani degli usurai e poi lo curo con i soldi pubblici?”.
La ricetta de La Sentinella per promuovere il gioco sano è dunque quella di creare una sana cultura in materia, investendo su prevenzione e formazione non ideologiche, effettuando campagne informative anche tra i più piccoli e curando le persone più gravemente affette da GAP.

Anche Andrea Maria Villotti, direttore dell’Istituto Friedman, guarda in maniera critica alle politiche locali sul gioco: “Questo settore in Italia è giovane, oltre che importante e in grado di dare lavoro a molte persone. A causa principalmente della sua gioventù, è caratterizzato da approcci da parte delle amministrazioni comunali che sono certamente in buona fede, ma spesso di tipo proibizionista, ottenendo così l’effetto opposto di quello voluto, ossia tutelare i giocatori e soprattutto le fasce deboli. Tali approcci non garantiscono inoltre l’azione regolare del settore, che necessita di una regolamentazione omogenea anziché a macchia di leopardo e di una stabilità. Le interruzioni molteplici dell’attività delle macchine da parte delle amministrazioni comunali creano un effetto simile a quando in una birreria si chiama l’ultimo giro: tutti chiedono l’ultima birra. Un orario continuativo è sempre preferibile”.
Anche Villotti analizza la situazione creatasi in Trentino Alto Adige: “Le due province hanno normative differenti: proibizionista a Bolzano, non proibizionista a Trento. Infatti in Trentino il fenomeno del gioco illegale è totalmente inesistente, vengono inoltre realizzati corsi di formazione che favoriscono una gestione virtuosa del settore e migliorano le condizioni del mercato e dei giocatori. La presenza del gioco legale sul mercato riduce automaticamente la fetta di quella illegale.”

Nevola e Villotti concludono invitando le Amministrazioni locali della zona a partire da Varazze ed Albenga a non effettuare scelte inutili o affrettate, ritenendo saggio attendere l’indirizzo definitivo della Riforma nazionale sui giochi e di quella regionale promossa in Liguria, per cui si sono ancora complimentati con il Sottosegretario Baretta, il Presidente Toti e gli Assessori Viale e Rixi.

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